Cos'è la raccolta differenziata
La raccolta differenziata si ottiene dalla separazione dei rifiuti effettuata da chi li produce, in casa, a scuola, negli uffici, nei negozi, nelle industrie e depositata negli appositi contenitori (sacchi, bidoni, cassonetti e campane), o conferiti nelle isole ecologiche, perchè possano venire recuperati e riciclati. E' l'operazione che permette di separare i rifiuti suddividendo quelli da smaltire da quelli che invece si possono recuperare, riciclare o reimpiegare. Per raccolta differenziata si intende un sistema di raccolta dei rifiuti urbani per ogni tipologia di rifiuto (carta, plastica, vetro, alluminio, legno, umido etc..).
Fare la raccolta differenziata significa ridurre notevolmente la massa dei rifiuti da smaltire e frenare lo sfruttamento di preziose risorse naturali. Riusare e riutilizzare i rifiuti contribuisce a restituirci e conservare un ambiente naturale più ricco.
La raccolta differenziata è un grande risparmio di energia.
Gettare via qualcosa significa, infatti, gettar via anche l’energia consumata per produrla. Inoltre, produrre oggetti con materiali di recupero richiede meno energia che produrli utilizzando materie prime.
La definizione di raccolta differenziata
A livello nazionale, il D. Lgs.152/06, l'art. 183, comma 1, lettera f, indica: la raccolta differenziata è "la raccolta idonea, secondo criteri di economicità, efficacia, trasparenza ed
efficienza, a raggruppare i rifiuti urbani in frazioni merceologiche omogenee, al momento della raccolta o, per la frazione organica umida, anche al momento del trattamento, nonchè a raggruppare
i rifiuti di imballaggio separatamente dagli altri rifiuti urbani, a condizione che tutti i rifiuti sopra indicati siano effettivamente destinati al recupero".
Come produrre meno rifiuti?
Ogni anno in Italia vengono prodotti da ognuno di noi oltre 540 kg di rifiuti urbani, e raccogliere e smaltire un kg di rifiuti può costare alla collettività fino a 25 centesimi per kg.
Ridurre la quantità di rifiuti che produciamo è una necessità e deve diventare un impegno per tutti.
Non è così difficile, basta seguire alcuni accorgimenti:
Quando si fa la spesa…Al momento di scegliere i prodotti, fai attenzione alle confezioni:
I risparmi della raccolta differenziata
La raccolta differenziata è il modo migliore per preservare e mantenere le risorse naturali, a vantaggio nostro e delle generazioni future: riusare e riutilizzare i rifiuti, contribuisce a restituirci e conservare un ambiente “naturalmente” più ricco.
Infatti, ogni nostra azione, anche la più comune, produce rifiuti. Per esempio, leggere un giornale, cucinare un
piatto di pasta, bere acqua o una bibita, lavare indumenti, utilizzare cosmetici, non sarebbe nulla, se non considerassimo che ogni giorno vengono stampate un sacco di pagine, prodotte migliaia
di scatole di pasta, costruite milioni di bottiglie in plastica o lattine in alluminio.
In parole povere, milioni di alberi abbattuti, milioni di litri di petrolio consumati, milioni di kg di CO2 immessi nell’atmosfera: con la raccolta differenziata, invece, tutte queste risorse
possono essere risparmiate.
Differenziare la plastica
Con il recupero di 1.000 tonnellate di plastica (ossia la quantità di plastica prodotta da un quartiere di Napoli) si ottiene il risparmio di circa 3.500 tonnellate di petrolio, cioè l’equivalente dell'energia usata da 20.000 frigoriferi in un anno.
Differenziare la carta
Per produrre una tonnellata di carta vergine, servono 440.000 litri d’acqua e 7.600 kwh di energia elettrica. Per produrre invece una tonnellata di carta riciclata bastano 1.800 litri d’acqua e 2.700 kwh di energia elettrica.
Differenziare il vetro
Nella produzione di vetro “nuovo”, per ogni 10% di rottame di vetro inserito nei forni si ottiene un risparmio del 2,55% di energia, equivalente ad oltre 130 litri di petrolio risparmiato per ogni tonnellata di vetro riciclato usato.
Si stima che l’industria vetraria registri ogni anno un risparmio energetico, grazie alla raccolta differenziata, pari a 400.000 tonnellate di petrolio.
Differenziare il rifiuto verde (ramaglie)
Gli scarti provenienti dalla cura delle aree verdi e dei nostri giardini (foglie, erba, residui floreali, ramaglie, potature), costituiscono una parte consistente dei rifiuti prodotti e sono fondamentali per il processo di compostaggio industriale.
Ne sono sufficienti 10 tonnellate per fertilizzare un ettaro di terreno.
Differenziare l'alluminio
Per produrre 1 kg di alluminio, occorrono circa 15 kwh di energia elettrica ed un impianto di estrazione di bauxite.
Per produrre 1 kg di alluminio da materiale riciclato, occorrono invece 0,8 kwh di energia e, soprattutto, nessun
impianto di estrazione di bauxite, assente nel nostro paese.
Differenziare un vecchio frigorifero
Frigoriferi e congelatori sono costituiti per lo più da acciaio e plastica ma contengono anche sostanze chiamate
clorofluorocarburi (CFC), responsabili dei danni all’ozono atmosferico.
Si stima che ogni frigo contenga in media 250 grammi di CFC vari (freon, poliuretano), oltre all’olio minerale altamente dannoso contenuto nel motore dell’impianto refrigerante.
Differenziare l'olio minerale
L’olio minerale usato (olii lubrificanti nell’artigianato, negli autoveicoli, nell'industria, ecc.) è per la quasi totalità recuperabile.
Da 100 kg di olio usato si ottengono 68 kg di olio nuovo.
Differenziare i pneumatici
In Italia è stato calcolato che il 65% dei pneumatici finisce nelle discariche.
La gomma è un combustibile e, quando nella discarica avvengono combustioni non controllate, si liberano, soprattutto a causa dei pneumatici, fumi densi molto inquinanti.
Il recupero dei pneumatici usati avviene, per esempio, con la triturazione:
alla temperatura di 100° sotto zero raggiunta tramite l’impiego di azoto liquido, la triturazione meccanica diventa semplice e la successiva separazione automatica dei vari componenti assicura un
riciclo pressochè totale dei materiali, che vengono utilizzati come sottostrati anti-rumore per strade ed autostrade, piste da corsa e campi sportivi, ecc.
RECUPERO DEI MATERIALI
Il sistema del riciclo dei materiali da imballaggio trasforma i rifiuti in una ricchezza per l’industria e
per l’economia in generale. Al tempo stesso, rappresenta una opportunità per ridurre i consumi energetici e le emissioni di gas serra (la trasformazione delle materie prime naturali è, infatti,
più inquinante e più dispendiosa del riciclo, dal punto di vista energetico).
Per assicurare il riciclo degli imballaggi, in Italia è operativo un sistema costituito da sei Consorzi “di filiera”, uno per ciascuna tipologia di materiale (carta e cartone, plastica, vetro,
legno, alluminio e acciaio) e dal CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi) con funzioni di garanzia e coordinamento.
Insieme questi Consorzi devono garantire il raggiungimento degli obiettivi di recupero e riciclo previsti dalla normativa.
CONAI (CONSORZIO NAZIONALE IMBALLAGGI) è il consorzio privato senza fini di lucro costituito dai produttori e utilizzatori di imballaggi con la finalità di perseguire gli obiettivi di recupero e riciclo dei materiali di imballaggio previsti dalla legislazione europea e nazionale ( Dlgs. 152/06). Conai è la punta di un sistema piramidale, sotto il quale ci sono i consorzi di filiera. Al terzo livello della piramide si collocano le imprese della raccolta, che dialogano con i consorzi e che attraverso i consorzi collocano il materiale che poi va a finire all’ultimo livello della piramide che sono le industrie del riciclo, cioè quelle imprese che utilizzano i rifiuti a fine vita per trasformarli in altri beni e manufatti.
CICLO DELLA CARTA
Comieco è il Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica. La sua finalità è il riciclo e il recupero
degli imballaggi di origine cellulosica. I Consorziati di Comieco sono produttori, importatori e trasformatori di materiale e di imballaggi cellulosici.
Comieco stipula con le Amministrazioni locali convenzioni per la raccolta differenziata, e gestisce il sistema della raccolta e dell’avvio a riciclo dei rifiuti di carta e cartone
provenienti dalla raccolta comunale. Comieco riconosce alle amministrazioni pubbliche un corrispettivo per la raccolta differenziata del materiale cellulosico.
Il 90% della carta e cartone che usiamo sono realizzate con materiale riciclato, il 10% proviene dalla fibra vergine.
CARTOTECNICHE: nelle cartotecniche carta, cartone e cartoncino vengono lavorati e trasformati in scatole e altri
oggetti.Gli imballaggi cellulosici sono immessi sul mercato ed acquistati dagli utilizzatori.Ogni italiano consuma circa 76 kg di carta al giorno e ne avvia al riciclo 40 kg.
Il Comune o il gestore del servizio si occupa della raccolta della carta e del trasporto della cosiddetta carta da macero alle piattaforme di selezione.
LA PIATTAFORMA DI SELEZIONE: è il luogo in cui gli operatori eliminano il materiale estraneo e suddividono per tipologia la carta che viene pressata e legata in balle e trasferita alle cartiere.
Nelle CARTIERE si ricicla il macero proveniente da raccolta differenziata.
Il COMIECO garantisce il riciclo stipulando convenzioni con i Comuni o i soggetti appaltatori:riconosce alle amministrazioni pubbliche un corrispettivo per la raccolta differenziata del materiale cellulosico.
CICLO DEL VETRO
Coreve è il consorzio senza fini di lucro cha ha per scopo il raggiungimento degli obiettivi di
riciclo recupero dei rifiuti di imballaggio in vetro prodotti sul territorio nazionale.
In Italia, una bottiglia su due viene prodotta utilizzando esclusivamente vetro recuperato di provenienza nazionale.
Il VETRO è oggi uno degli imballaggi più utilizzati per le sue molteplici qualità.
La RACCOLTA viene effettuata attraverso l’utilizzo delle campane verde, di capacità pari a 2 o 3 metri cubi, dislocate in vari punti della città e attraverso i cui fori calibrati passano le bottiglie vuote. E’ il sistema più conosciuto e diffuso per la raccolta differenziata del vetro.
SELEZIONE: il vetro raccolto deve essere sottoposto un’operazione di selezione presso un impianto di trattamento specializzato. Qui il rottame vetroso proveniente dalle campane viene scelto, pulito e reso idoneo alla fusione in vetreria.
VETRERIA: Le materie prime e il rottame di vetro trattato e selezionato vengono trasportati nell’impianto di produzione (vetreria) per la fusione nel forno.
Quindi, invio della massa vetrosa alle macchine dove, tramite soffiatura negli appositi stampi, il materiale è trasformato in un nuovo contenitore.
Dallo stampo finitore le bottiglie passano nel forno di ricottura, per essere poi sottoposte a un attento controllo qualitativo prima del confezionamento.
CICLO DELLA PLASTICA
COREPLA, il Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclaggio e il Recupero dei Rifiuti
di Imballaggi in Plastica, organizza la raccolta dei rifiuti di imballaggi in plastica, garantendone il recupero e l’avvio a riciclo.
Quando parliamo di “plastica” non parliamo di un unico materiale ma di tanti materiali, con proprie
caratteristiche chimiche, fisiche e meccaniche. Ogni tipo di plastica, ogni polimero, risponde a
specifiche esigenze in termini di prestazioni (esigenze di conservazione, logistica, estetica).
La stessa diversità di caratteristiche tra i diversi polimeri, richiede processi diversi di riciclo e fa sì
che non si possa parlare di un generico “riciclo della plastica”. Ogni processo di riciclo, per ottenere
risultati qualitativamente significativi, avrà come risultato quello di ottenere un semilavorato o un
prodotto omogeneo per polimero o per famiglia di polimeri omogenea per caratteristiche.
E’ questo il motivo per cui gli imballaggi provenienti dalla raccolta differenziata urbana necessitano
di essere sottoposti ad un processo di selezione per polimero o per famiglia di polimeri.
Corepla reintroduce nel ciclo produttivo i polimeri selezionati rendendoli disponibili ai riciclatori
che a loro volta chiudono il circuito del riciclo utilizzandoli per ottenere semilavorati e manufatti.
Le applicazioni dei materiali riciclati sono innumerevoli, interi settori industriali sono fondati
sull’utilizzo di polimeri riciclati che sostituiscono, del tutto o in parte, materia prima vergine.
Ad esempio:
CICLO DELL'ALLUMINIO
CiAL è un consorzio senza fini di lucro che rappresenta l’impegno assunto dai produttori di Alluminio e dai produttori e utilizzatori di imballaggi in Alluminio, nella ricerca di soluzioni per ridurre e recuperare gli imballaggi.
RACCOLTA: in questi ultimi anni la raccolta degli imballaggi in alluminio ha avuto un incremento significativo sul fronte della raccolta differenziata urbana
PIATTAFORMA: dopo lo svuotamento delle attrezzature da parte del gestore del servizio l’alluminio viene portato presso appositi centri di raccolta dove viene stoccato in attesa del trasferimento presso impianti per la selezione. In molti casi la selezione del materiale conferito viene effettuata presso le piattaforme stesse. Eventuali scarti vengono poi avviati presso impianti di incenerimento con recupero energetico o recuperati tramite di CDR.
CENTRO DI SELEZIONE: qui grazie ad un particolare metodo ‘a correnti indotte’ l’alluminio viene separato dagli altri rifiuti. A questo punto il materiale viene pressato in balle per facilitarne il trasporto presso le fonderie per essere riciclato. Gli scarti del processo di selezione vengono poi avviati a recupero negli impianti di termovalorizzazione o utilizzati per la produzione di CDR.
FONDERIA: dopo la selezione gli imballaggi in alluminio pressati in balle vengono avviati a riciclo in fonderia.
Qui il materiale viene pre-trattato a circa 500° per essere epurato da vernici o altre sostanze aderenti e poi fuso a 800° per ottenere alluminio liquido da cui si ottengono lingotti e placche
destinate a essere lavorate per la produzione di semilavorati e nuovi manufatti. L’alluminio riciclato ha le stesse proprietà e qualità dell’alluminio originario.
L'alluminio riciclato viene poi usato nell'industria automobilistica, nell'edilizia, nei casalinghi e per i nuovi imballaggi.
CICLO DELL'ACCIAIO
Il CNA (Consorzio Nazionale Acciaio) è l’ente senza fini di lucro che svolge la propria funzione istituzionale favorendo, promuovendo e agevolando la raccolta e il riciclo degli
imballaggi usati di acciaio, provenienti tanto dal flusso domestico quanto da quello industriale.
Il 40% della produzione mondiale di acciaio è costituita da materiali di riciclo (rottami di ferro), per cui l’acciaio risulta essere, per quantità, il materiale più riciclato…l’acciaieria produce la materia prima: la banda stagnata.
L’acciaio viene trasformato presso gli scatolifici nelle molteplici tipologie di imballaggi in acciaio.
Gli imballaggi di acciaio vengono acquisiti dalle aziende utilizzatrici che li riempiono con i loro prodotti pronti per essere venduti.
Dopo che il consumatore ha acquistato il prodotto utilizzato il contenuto, il contenitore di acciaio viene
avviato a raccolta differenziata dal comune coordinato dal Consorzio Nazionale Acciaio.
Gli imballaggi di acciaio raccolti giungono quindi presso gli operatori del Consorzio dove vengono valorizzati e preparati per essere portati in acciaieria o fonderia, dove vengono fusi nei forni
per produrre nuovo acciaio…
CICLO DEL LEGNO
Rilegno è il Consorzio Nazionale per la raccolta, il recupero e il riciclaggio degli imballaggi
di legno.
IL PROCESSO DEL RICICLO: Il materiale di rifiuto di legno, viene raccolto presso le apposite piattaforme e avviato agli impianti di riciclaggio. Tutto il legno può essere riciclato e il materiale
ottenuto è di ottima qualità. Presso i centri di raccolta il legno viene ridotto di volume, pulito e successivamente ridotto in scaglie. Successivamente dei "pulitori" ne eliminano i corpi
estranei e lo raffinano ulteriormente. Il legno passa poi ad un essiccatoio e successivamente avviato ai pulitori pneumatici a secco.
I PRODOTTI DEL RICICLO: Il semilavorato ottenuto, amalgamato con resine, forma il protopannello che, pressato a
freddo e a caldo, da luogo a pannelli di legno che vengono impiegati per la costruzione di mobili e rivestimenti. Con alcune tipologie di scarto del legno si producono bricchetti di legno
pressato utilizzabili in stufe tradizionali. Gli scarti industriali della lavorazione del legno vergine possono essere impiegati in cartiera per la produzione di pasta cellulosica o nei centri di
trattamento della frazione organica dei rifiuti (compostaggio).