Massa Lubrense si conferma Comune Riciclone anche nel 2013
Lo scorso 30 ottobre presso l’Hotel Ramada di Napoli si è tenuta la IX edizione del Premio Comuni Ricicloni Campania 2013 di Legambiente, il riconoscimento ai Comuni per la migliore percentuale di raccolta differenziata realizzata nel 2012. Sono definiti comuni ricicloni 2013 tutte quelle amministrazioni che hanno raggiunto la percentuale del 65% (come richiesto dalla normativa vigente), mentre per stabilire la classifica generale e la premiazione dei comuni è stato definito un metodo di valutazione, che tiene conto della percentuale di raccolta differenziata raggiunta dai comuni nel 2012 e della valutazione delle buone pratiche adottate dagli stessi. Dalla somma dei due indicatori è fatto derivare l’indice IPAC (Indice di prestazione ambientale del comune) che stabilisce la graduatoria finale.
Ebbene anche in questa occasione il Comune di Massa Lubrense con una raccolta differenziata del 69% e 76,46 di indice IPAC si è classificato al 2^ posto tra i comuni della regione Campania con popolazione compresa tra 10.000 e 20.000 abitanti. Tra questi, in assoluto, Massa Lubrense risulta essere il primo Comune della provincia di Napoli.
Il Comune di Massa si è aggiudicato anche la menzione speciale di COREVE, il consorzio nazionale per il recupero del vetro, per l’avvio del servizio di raccolta domiciliare del vetro.
“Si tratta - dichiara R.Apreda amministratore uscente di Terra delle Sirene SPA - di un ennesimo importante riconoscimento a tutti i cittadini di Massa Lubrense, al loro impegno per una buona raccolta differenziata, alla loro ormai matura coscienza civica che da anni dimostrano. È anche, consentitemelo, un premio all’impegno profuso quotidianamente da Terra delle Sirene e dai suoi operatori impegnati su un territorio difficile come quello di Massa Lubrense. Questi risultati hanno una valenza specifica ancora migliore se confrontati con la perenne situazione emergenziale della regione Campania, con soli tre impianti di compostaggio, gli impianti STIR assolutamente inadeguati e le poche discariche operative ormai sature”.
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